Studio: fake news e cospirazioni, ecco perché ci cascano i creduloni

Pubblicato il:
6.12.2024

- Le fake news ele teorie complottistiche che sono esplose con l'emergenza Covid - ma erano giàpresenti rispetto ai vaccini - hanno terreno fertile se le persone sono piùingenue e credulone "perché queste hanno più difficoltà nel discriminaretra notizie false e vere, e hanno maggiori probabilità di percepire le newsfalse come vere e di prendere per buone le bufale sul Covid". Lo hastabilito un lavoro dell'University College London, diviso in due studi epubblicato su 'Plos'. L'obiettivo era quello di analizzare "i processisocio-cognitivi associati a due delle questioni più urgenti della salutepubblica globale nell'era digitale contemporanea: l'allarmante diffusione dinotizie false e il crollo della fiducia collettiva nelle fonti di informazione",individuando "i possibili meccanismi psicologici che operano nel modellarele risposte degli persone alle informazioni che circolano".

I ricercatorihanno esaminato come la fiducia epistemica - quella che viene sviluppata dabambini quando si costruisce la capacità di identificare l'altro nella suaindividualità, si apprende a dare senso al comportamento degli altri e adattribuirgli intenzioni - possa essere 'alterata' in alcune persone più'sensibili' a credere alle bufale. Gli scienziati hanno quindi condotto duestudi per "analizzare il ruolo della fiducia epistemica nel determinare lacapacità di riconoscere le notizie false da quelle vere e la suscettibilità alpensiero cospirativo". Per farlo, i ricercatori hanno intervistato 705persone, di cui 502 adulti, residenti nel Regno Unito. I risultati hannorivelato che "gli individui con un'elevata credulità erano più in difficoltànel discriminare tra notizie false e vere e avevano maggiori probabilità dipercepire le news false come vere e di prendere per buone bufale sulCovid".

Inoltre, irisultati hanno mostrato come la sfiducia nell'informazione ufficiale el'essere dei creduloni si associano a "teorie assurde o complottistiche sudiverse materie, ma in generale in relazione al Covid e all'esitazione neiconfronti dei vaccini". Sulle cause gli autori non hanno dei 'bersagli'specifici, ma ritengono "che servano degli interventi per invertire iltasso di sfiducia e di ingenuità delle persone".

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