12 febbraio 2025 -Quasi 800mila persone sono morte nel mondo negli ultimi 30 anni a causa dioltre 9.400 eventi meteorologici estremi che hanno provocato danni economiciper un totale di 4.200 miliardi di dollari Usa (al netto dell'inflazione).Dominica, Cina e Honduras sono stati i Paesi più colpiti da alluvioni, tempestee ondate di calore dal 1993 al 2022 mentre l'Italia con perdite economiche percirca 60 miliardi di dollari e più di 38.000 vittime è stato il Paese piùcolpito in Europa. Lo indica il 'Climate Risk Index 2025' di Germanwatch.L'Italia è al quinto posto nella classifica dei Paesi più colpiti nei 30 anni eal terzo nel 2022. Italia, Spagna e Grecia sono i tre stati dell'Ue tra i dieciPaesi più colpiti nel mondo, afferma l'organizzazione ambientalista. L'Italiasi colloca al quinto posto negli ultimi 30 anni a livello globale dopoDominica, Cina, Honduras e Myanmar, "soprattutto a causa dell'elevatonumero di vittime" (in relazione alla popolazione o al prodotto internolordo) concentrate nel 2003 e nel 2022, spiega Lina Adil, co-autrice delClimate Risk Index e Policy Advisor, Climate Change Adaptation and Loss &Damage presso Germanwatch. Il nostro Paese si è invece piazzato al terzo postonel 2022 dopo Pakistan e Belize.
"Negli ultimidue decenni - precisa - il Paese ha sperimentato numerose ondate di caloreestremo, che hanno causato un numero eccezionalmente alto di vittime e graviconseguenze economiche. Le temperature torride, la siccità, gli incendi, lariduzione della produttività agricola, i danni alle infrastrutture e lapressione sui servizi sanitari e sulle reti energetiche hanno contribuito aqueste perdite. Anche le forti inondazioni, soprattutto lungo il fiume Po, comequelle del 1994 e del 2000 in Piemonte, hanno causato vaste distruzioni"ha aggiunto. Il Rapporto, che si basa sui dati relativi agli eventimeteorologici estremi dell'International disaster database (Em-dat) e su quellisocio-economici del Fondo monetario internazionale, mostra che "l'insufficienteambizione e azione nella mitigazione e adattamento climatico comportano impattisignificativi, anche per i paesi ad alto reddito e ad alte emissioni che"devono riconoscere l'urgenza di accelerare gli sforzi di mitigazione.Negli ultimi 30 anni, le perdite totali di 4.200 miliardi di dollari sonoparagonabili all'intero Pil della Germania. Meno investiamo oggi nellamitigazione e adattamento, più saranno elevati i costi umani ed economici infuturo", afferma David Eckstein, consigliere senior per la Finanzaclimatica e gli Investimenti presso Germanwatch e co-autore dell'indice. Ilprossimo vertice sul clima in Brasile deve affrontare la mancanza difinanziamenti climatici aggiuntivi per supportare i più vulnerabilinell'aumentare le loro capacità di adattamento e affrontare adeguatamenteperdite e danni, ricorda l'associazione. Lina Adil, consigliera politica perl'adattamento e perdite & danni di Germanwatch e co-autrice dell'indice,aggiunge: "I paesi più vulnerabili sono sproporzionatamente colpiti dagliimpatti del cambiamento climatico in parte a causa delle loro limitate capacitàfinanziarie e tecniche di adattamento e gestione delle perdite e dei danni.Allo stesso tempo, per prevenire ulteriori perdite e danni, i paesi devonourgentemente intensificare le loro azioni di mitigazione con nuovi contributideterminati a livello nazionale per rimanere al di sotto o il più vicinopossibile a un riscaldamento di 1,5 gradi centigradi".